Essere esperti di vino fa molto cool. Farlo in gonnella fa coolissimo. È un’arma in più, regala un’allure speciale e sovverte il comune sentire per cui nel testicolo risiede la sapienza enologica per natura. Avete mai notato che quando viene servito il vino in tavola per l’assaggio ci si indirizza sempre verso gli uomini? Retaggio arcaico o presunta cavalleria, sta di fatto che l’uomo sembra più esperto in termini enologici e nella maggior parte dei casi non a ragion veduta. Diciamoci la verità, i veri esperti di vino si contano su una doppia punta. Pochi esemplari riescono ad identificare vitigno, azienda produttrice e addirittura annata (ho avuto la fortuna di conoscere un bevitore così esperto da saper identificare l’esposizione e la zona esatta di coltivazione dei vigneti ad un solo sorso, e, lo devo ammettere, nonostante la sua decadenza e il suo palese anticharme un po’ l’ho amato).
I più improvvisano, mescolano sapientemente nozioni di base, informazioni in etichetta, fantasia e convinzione. Come ben saprete ormai, il vino è significazione aperta, il suo linguaggio è oscuro e può essere tradotto in molteplici maniere. In aggiunta ignorare il vino è un minus in termini di status, nessuno vuole scivolare su una buccia e si tende a dare ragione a chi sembra saperne. Questa instabilità ci fa gioco e deve essere cavalcata. Fidatevi di me e diventerete le dee indiscusse del mescita.
Partiamo col bignami per esperti di vino in 8 mosse.
Sinceratevi dell’assenza di sommelier
Prima di indossare la fascia da reginette del calice assicuratevi di non essere in compagnia di sommelier o super esperti. Se non conoscete a fondo gli astanti giocate in difesa la prima bevuta. Osservate. Il bullo enologico non resiste, frigge per ostentare la sua espertaggine. Non appena riceve la lista indossa occhiali o lente d’ingrandimento e sfoglia, assorto e rapito. Corruga la fronte, si aiuta col dito, secerne piccole perle di sudore da concentrazione, neanche stesse traducendo dall’aramaico. Fa domande, tra un colpo di “charmat”, “batonage”, “organico” e sentenzia il verbo, senza coinvolgere nessuno oppure coinvolgendolo con prove a invalsi (peraltro che baffo di nome è invalsi?).
Dominate le basi
Se proprio ignorate l’intero mondo del vino evitate a meno che non siate in compagnia di bevitori di Tavernello o che abbiate una fantasia da Rowling. Istruitevi, leggete qualche articoletto Cosebelle vinose (vini rossi, vini bianchi, vini rosati, vini da meditazione, metodo classico, forma e sostanza) e datevi a wiki memorizzando qualche denominazione.
Vantaggio prima mossa
Impugnate la carta vini rubandola agli altri con un movenze feline e sfogliatela con interesse. Questo passo vi posizionerà come esperti di vino e in pochi oseranno contraddirvi. Chiedete con magnanimità il genere da approcciare: “Va bene a tutti una bollicina?” “Bianco o Rosso?” “Vi piace il fruttato?” “Barricato o acciaio?”
Andate sul sicuro
Ritrovate vini che avete già bevuto? Sceglieteli, andrete sul sicuro e magari avrete qualcosa da ricordare. Brancolate nel buio? Dateci dentro di denominazione: DOCG è il top, seguita da DOC e IGP. Per le bolle “Metodo Classico” è la via giusta. Optate per l’estro se non trovate appiglio. Nomi curiosi sono solitamente figli di produttori folli, da apprezzare.
Non si sbaglia mai con
Bollicine: Franciacorta, Trento DOC, Prosecco Valdobbiadene, Millesimati.
Vini Bianchi: Sauvignon, Gewurztraminer, Chardonnay, Gavi, Pinot Grigio
Vini Rossi: Barbera d’Asti, Nebbiolo, Chianti, Montepulciano d’Abruzzo, Primitivo, Nero d’Avola
L’esperto di vino non tituba
Quando assaggiate fatelo lentamente. Avrete tutti gli occhi puntati addosso, sarete tentate di trangugiare per benedire il riempimento dei calici ma resistete. Fate respirare il vino, ruotate il liquido. Annusate profondamente (l’odore di tappo si sente nettamente, se siete nel dubbio denunciate senza remora) e assaporate. A meno che le papille non vadano in cortocircuito annuite con benevolenza.
Decantate on the spot
Siete nel momento topico. Mentre il vino viene versato date il colpo di grazia. Liberate la vostra creatività e decantate le meraviglie del vino. Date forma alle sensazioni e, senza filtro, dipingete arcobaleni fruttati, intrecciate catene di fiori e cestini di spezie. Mostrate grande soddisfazione. A questo punto tutti ritroveranno le meraviglie che avete narrato, la mente umana è debole e aderirà alla vostra versione.
Godetevi la vittoria
Siete le regine, tracannate e sentitevela incandescente. Sarete viste sotto una nuova luce.
Se la sensazione vi piace appassionatevi davvero e aggiungerete carburante al vostro spettacolo.