L’acquerello è la tecnica più adatta per dipingere l’acqua del mare, degli stagni, dei laghi, ma per niente facile. Bastano poche pennellate e passaggi di colore per riuscire a riprodurre l’effetto sempre in movimento di questa materia. Chi si accosta all’acquerello tende a passare più volte sul dipinto e quindi ad eliminare la trasparenza e la fluidità necessari a riprodurre l’acqua.
La tentazione è di andare sui particolari e sui riflessi più e più volte, mentre il giusto approccio è quello di togliere piuttosto che di aggiungere. Mi spiego. Alcuni maestri di cui vi mostrerò degli esempi riescono a dipingere l’acqua in uno, massimo due passaggi con la tecnica bagnato su bagnato. Altri disegnano i riflessi sull’acqua mantenendo l’effetto delle increspature che creano affascinanti deformazioni e luci riflesse. Spesso utilizzano pennelli patti per coprire velocemente il foglio col colore per poi cancellare i riflessi orizzontali in bianco. Mentre il foglio è ancora bagnato aggiungono i riflessi deformati degli oggetti (alberi, edifici…) in modo che il colore si espanda sul foglio senza contorni, andando a creare delle sfocature. Il tutto viene realizzato in tempi veloci, prima che l’acqua si asciughi. Questo presuppone una gran sicurezza e coraggio, raggiungibile attraverso tante prove e tentativi.